(Autoproduzione) Ho un rapporto di amore ed odio con il metalcore; se da un lato ne apprezzo le tessiture strumentali e la notevole caratura tecnica dei musicisti che si cimentano in questo genere, dall’altro lato fatico a sopportare i coretti melodici che ne infarciscono i brani. Fortunatamente, questo non è il caso degli inglesi Cut Short, fautori di un metalcore decisamente potente, dinamico e dotato di parti vocali cazzute sia nelle partiture più aggressive, sia in quelle con la voce pulita. A differenza di molti colleghi infatti, i Cut Short mantengono sempre alta la tensione con ritmiche serrate, potentissimi breakdowns e stacchi melodici che, pur seguendo gli stilemi del genere non risultano mai melensi. “Psychosomatic” è un esempio di quanto detto: sin dai primi accordi, il brano prende a pugni l’ascoltatore con riffs pesantissimi e vocals arrabbiate, e la sezione maggiormente melodica si dimostra ugualmente rabbiosa con il singer che urla la propria disperazione. Una band unica nel proprio genere, fautrice di un metalcore muscolare come mai avevo ascoltato.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10