(Steamhammer/SPV) Birra, schnapps (alcool forte) e la spontanea visione del mondo che ne sgorga, sono le basi della musica degli Onkel Tom, rodato progetto parallelo di Tom Angelripper dei Sodom. La tradizione, la propria cultura mista al rock and roll, sprigionano un’ondata di forza che trascina l’ascoltatore. I ritmi duri o forti, le chitarre che ci danno dentro e Tom che celebra ogni discorso come se fosse nel pub del quartiere. Il tutto a tratti è qualcosa di spontaneo e per quanto l’album arrivi a un’ora e un quarto di musica attraverso ventuno canzoni, si ha l’autentica sensazione di partecipare a una festa coinvolti dal conforto dell’alcool. Mancano i testi a chi scrive, ovviamente in tedesco, ma l’ironia del progetto che da sempre contraddistingue questa anima ‘paesana’ dello Zio Tom erompe da ogni nota, ritmo, canzone. Altrove Tom ha dichiarato che <<le canzoni sono piene di passione per la musica, ma anche piene di rabbia per l’indifferenza della gente che è destinata a distruggere il mondo>>. Magari l’alcool ti fa parlare e tira fuori il lato sincero delle persone, ma certi discorsi si fanno anche da sobri. Tom, i cori della band, il trasporto, la tradizione popolare che spesso emerge nei pezzi con motivetti accattivanti e da bierfest sul Reno, vedi “Hätten Wir Lieber Das Geld Vergraben”, per citarne una delle tante, fanno di “Bier Ernst” un ‘metal sociale’. Roba da prendere sul serio, ma scherzandoci su, come si farebbe davanti ad una buona Weissbier!

(Alberto Vitale) Voto: 8/10

(Steamhammer / SPV) Non è poi così facile recensire una band come Onkel Tom. Da un lato si è portati a non prendere troppo sul serio questo progetto and, per via della spiccata attitudine goliardica che caratterizza la formazione capitanata da Tom Angelripper. Un doppio album contenente ben ventun pezzi, buona parte di questi dedicati a birra, alcolici vari e party, anche se comunque non mancano brani contenenti tematiche più serie e profonde. Dall’altro lato non possiamo fare a meno di notare l’assoluta qualità delle canzoni, che si assestano su un thrash/punk and roll coinvolgente e spensierato, ma suonato con grande gusto, con alcune incursioni nel country rock (“Jacky Cola”). Ovviamente non mancano le classiche atmosfere da birreria, come “Was Sind Wir Manner Doch Fur’n Lustiger Werein. Tutto questo viene sovrastato dal classico vocione di Tom, leader e mattatore di spettacoli ad alto tasso alcolico. Un buon ritorno, costituito da canzoni coinvolgenti, ma scritte con perizia, per una band che non rinuncia a divertirsi e divertire

(Matteo Piotto) Voto: 7/10