(Horror Pain Gore Death Productions) Dopo un EP nella primavera del 2012, a Settembre è poi uscito questo esordio per gli statunitensi Fiends At Feast, band black/death metal che compone pezzi fatti di velocità, capaci di produrre trame epiche e tipicamente black e con l’aggiunta di mid e low tempo che ne esaltano proprio quelle melodie, ma spostano il clima più sul death metal e sostanzialmente i riff hanno una natura scandinava e quindi la bilancia dello stile tende verso la Svezia e i suoi figli neri. Interessante il drumming che è una specie di trattore accessoriato. Le grandi e imponenti melodie sono accattivanti, ma è pur vero che i cinque californiani non sempre riescono ad essere omogenei negli arrangiamenti. Non tutti i pezzi hanno l’effetto ricavato da “Hedonistic Heresy” che passa dal black al thrash e poi al death metal. La canzone è ottima, buoni anche alcuni spunti del basso, ma questo dinamismo ben veicolato è forse l’unico esempio. L’album in fin dei conti è più o meno nella media di un esordiente, ma non è nella media il fatto di avere l’idea di piantare melodie in ogni brano e senza affidarsi solo alla collera e all’esaltazione. Quando ammorbidiscono i toni o le velocità riescono a rivelare spunti comunque accattvanti, però questo dovrebbero capirlo. Promossi con riserva, spero di sentire in futuro un equilibrio maggiore.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10
