(Massacre) Dopo dieci dischi (l’ultimo è il mediocre “Season of the Witch”), infiniti cambi di line-up, ma in fin dei conti una storia che (pause comprese) toccherà nel 2019 i 40 anni, i classic metallers capitanati Andy Aldrian sfornano questo “Bound to the Witch”, oltre 50 minuti di brani di tipico heavy tedesco. Si comincia con il mid-tempo “Songs of Steel”, melodico ma forse un po’ scontato, sullo stile dei Majesty o dei Messenger. Anche “Choir of the Dead” dà la stessa impressione: bellina ma esile… Più sostanza in “Arya”, ritmata e tedesca come le canzoni dei Paragon, e la titletrack offre un ritornello forse elementare, ma certamente facile a ricordarsi. Il brano più complesso della scaletta è certamente “King George”, che mescola suggestioni epiche a ritmiche di puro NWOBHM; ancora un buon refrain nella ritmata “The Ghost of Mainsfield Park”, mentre la ballad acustica “Nightingale” chiude convenientemente il lotto, arricchito nell’edizione digipack da tre classici risuonati. Gli Stormwitch non suonano ‘pesanti’, anzi in certe situazioni si ha quasi l’impressione che abbiano voluto tenersi volontariamente su toni fruibili dal maggior numero di ascoltatori possibile: tuttavia “Bound to the Witch” non può dirsi riuscito male.

(René Urkus) Voto: 7/10