(Dead Radio Station) Per quanto si parli di un EP, questo “Remote Viewing” raggiunge i trenta minuti. Lo fa con sette pezzi nei quali l’ascoltatore vi entrerà comodamente perché si sentirà a casa. Paul Ferguson è il batterista dei Killing Joke, anche se qualche volta si è staccato dalla band, però sono cose che capitano. Dunque “Remote Viewing” risente dell’appartenenza di Ferguson ai maestri di quel sound che ha ammassato elettronica, metal e punk. Sette canzoni ipnotiche, “Terrible Warriors”, furiose, “Hungry Ghosts”, ante litteram, se si pensa a come Ferguson e i Killing Joke hanno mostrato la strada a gente come Ministry, Laibach, U2, Helmet e tanti altri. “Remote Viewing” potrà anche essere tacciato di un ‘già sentito’, eppure si avverte quanto Ferguson, accompagnato dal chitarrista Gemini Thwaite (Tricky, Peter Murphy), fosse parte di quel sound che ha scatenato la fantasia e l’ispirazione di molti. I ritmi sono blandi, il cantato è un parlato logorroico – eccetto in “Zarzal”, brano atipico e soave – la chitarra emana bordate metal, onde acide e poi c’è l’elettronica, l’elemento che riempie gli spazi, genera le note, partorisce atmosfere alteranti. Un industrial che si plasma pian piano e inesorabilmente e permette all’ascoltatore di ripercorrere il futuro.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10