(Massacre Records) Dopo “Flames of black Fire” ci sono stati numerosi cambiamenti in casa Negacy: la band sarda si è trasferita in Inghilterra, ha trovato un nuovo cantante (il portoghese Leonel Silva), un nuovo bassista (l’inglese Adrian Serrano) e soprattutto una nuova etichetta, la prestigiosa Massacre Records. E devo dire – facendo un complimento! – che “Escape from Paradise” suona molto europeo, e non soffre di alcuni dei tipici difetti di certe produzioni italiane. Vediamo allora la nutrita scaletta, che conta dieci brani più intro per quasi 57 minuti di sviluppo; la batteria è suonata da Raphael Saini, session di lusso (ex-Iced Earth). Molto carica “Born betrayed”, che si muove fra il power tedesco più ruvido (alla Brainstorm o Mystic Prophecy) e opprimenti suggestioni Nevermore. Terremotante e arcigna “Dog among the Wolves”, mentre la titletrack rallenta il ritmo e assume addirittura nel finale un piglio drammatico, con cori pesanti. “Under the Sycamore” tocca punte estreme forse un po’ fini a loro stesse; la discesa verso l’extreme metal, che continua con l’asfissiante “Lies of Empathy”, è un fatto compiuto con la labirintica “Scattered Life”, che incorpora elementi prog come black – e in questo caso l’esperimento è ben riuscito. “Slave to the Faith” mi ha ricordato il sound dei francesi Nightmare, ugualmente terremotante e disperato; c’è dell’epico nella lunga “Black Messiah”, mentre la conclusiva “Last Will” illude l’ascoltatore con un primo minuto tranquillo, quindi cresce lentamente ma senza mai eccedere in velocità. Una prova matura per gli amanti del power metal più carico e dark.

(René Urkus) Voto: 7,5/10