(Pride & Joy Music) A ridosso della raccolta celebrative “The 10 Years Royal Collection” viene edito anche il settimo album degli australiani Black Majesty: rispetto al passato, il power dei nostri mi sembra leggermente meno ispirato. La opener “Dragons unite” è infatti uno di quei pezzi veramente standard di power doppiocassato, privo di inventiva e particolare mordente; meglio – ma non di tantissimo – la titletrack con le sue velocissime chitarre. “Wars Greed” si concede un inizio acustico, ma poi sostanzialmente non ha altre peculiarità; così come non le ha “Lonely”, che si muove su pattern seguiti mille volte. “Nothing forever” ha un bel refrain: può bastare, per una band con 17 anni di attività alle spalle? Mi sento di dire di no. Ma dato che agli australiani dobbiamo grandi dischi come “Sands of Time” e soprattutto “Tomorrowland”, immagino che l’impasse sia temporanea…

(René Urkus) Voto: 6/10