(autoproduzione) Arriva alla terza uscita ufficiale Haiduk, frutto dalla mente del canadese Luka Milojica il quale, pur nascendo chitarrista, si occupa anche della programmazione di tutti gli altri strumenti. Questo aspetto traspare in modo evidente in “Exomancer”, soprattutto per quanto concerne la composizione delle dieci canzoni presenti e nelle quali la sei corde è posta come indiscussa protagonista. Nella mezzora di musica qui proposta troviamo infatti una quantità di riff decisamente ragguardevole, soprattutto se paragonata alla media delle uscite di questo genere. Si parla infatti di un ibrido death/black metal dai connotati ‘spaziali’ che mira a colpire l’ascoltatore più per complessità e varietà delle soluzioni adottate che per impatto sonoro complessivo. Trascurato quindi l’aspetto maggiormente battagliero al quale parrebbe rimandare il nome scelto per il progetto (gli aiduchi erano, per inciso, quei combattenti balcanici ed est europei impegnati nella resistenza contro l’impero ottomano), “Exomancer” si dipana tra articolati intrecci di chitarra che solo saltuariamente concedono spazio alla cavernosa voce dello stesso Luka. Il senso di astrazione cosmica è ben reso dall’imprevedibilità dei cambi di tempo e dalla sovrapposizione di riff ora più diretti, ora più cerebrali ed ermetici. Cosa non torna allora nella terza prova ad opera del musicista di Calgary? Una certa confusione generale che nasce dalla forse eccessiva mole di materiale stipato in pochi pezzi. Le idee buone ci sono, così come un’esecuzione degna di nota, ma l’impressione che queste non vengano sviluppate appieno ed anzi solo accennate è, purtroppo, costante. In diversi frangenti, inoltre, la mancanza di un “tocco” umano negli altri strumenti, qui solo programmati, tende a farsi sentire in modo quasi fastidioso. Questo “Exomancer”, a mio modo di vedere, suona molto come un’occasione sprecata ma, allo stesso tempo, sulla quale poter investire per una futura release che risulti più organica e rifinita nei particolari. Auspicabile in tal senso che il talentuoso chitarrista, mente e corpo di Haiduk, ricorra al supporto di altri componenti in carne ed ossa che possano donare maggiore varietà e naturalezza al risultato finale.

(Davide Galli) Voto: 6,5/10