(Nuclear Blast) Il 2017 è stato sicuramente un anno importante per Floor Jansen, che oltre ad essere diventata mamma ha potuto approfittare del periodo di pausa preso dai Nightwish per comporre i pezzi per questo debutto dei Northward. Il progetto prende in realtà forma nel 2007, quando la cantante olandese ed il chitarrista dei Pagan’s Mind Jorn Wiggo Lofstad si sono trovati negli USA a dividere il palco del Progfest, scoprendo di avere una forte sintonia a livello artistico. Dopo ben dieci anni, i nostri hanno finalmente avuto occasione di trovarsi e comporre un album che si discosta decisamente dallo stile delle bands di provenienza. Nessun barocchismo, tastiere quasi assenti e brani brevi e concisi (se escludiamo la title track, dalla durata maggiore rispetto agli altri pezzi). Le canzoni sono heavy nelle sonorità, ma decisamente catchy, al limite del pop nella forma. Sugli scudi la prova vocale di Floor, singer che ha dimostrato la propria abilità in seno agli After Forever, mentre nei Nightwish non mi ha mai entusiasmato più di tanto. Ebbene, “Northward” sembra rappresentare la dimensione ideale per la cantante dei Paesi Bassi, completamente a proprio agio sia nelle parti più grintose, sia dove può dar sfogo al suo notevole talento. Merito del riffing essenziale e potente di Jorn, così lontano dalle intricate tessiture proposte dalla propria band madre. Il segreto sta tutto qui: due musicisti in grado di mettere le enormi capacità tecniche al servizio di canzoni semplici, dirette e piene di melodie indovinate.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10