(Divebomb Records) One-man band del polistrumentista dell’Ohio Andrew D’Cagna, che fra le altre cose è da poco il cantante degli Icarus Witch, gli Ironflame mi hanno stupito con il loro heavy/epic metal di pregevole fattura: peccato che, come leggerete, questo “Tales…”, il secondo album della band, si perda un po’ per strada… Chitarre armonizzate alla Maiden, linee vocali alla Riot e un complesso sonoro che può ricordare gli High Spirits: ecco la opener “Hands of Fate”. La voce nasale di Andrew, che ricorda non poco Vittorio Ballerio degli indimenticati Adramelch, anima la vivace “The Contract”, mentre c’è dell’epica quasi warlordiana in “Swords and Shield”. Poi però succede qualcosa: i brani si assomigliano molto fra di loro, per linee vocali, strutture dei pattern di batteria e andamento generale, e l’attenzione dell’ascoltatore finisce inevitabilmente per calare. Certamente la conclusiva “Our great Defender”, che giunge a ricordare gli Atlantean Kodex, ed è dedicata a Ronnie James Dio, ha un grande spessore e una maestosa fierezza… ma “Tales…”, per quanto buono, finisce per suonare abbastanza come una occasione sprecata. Il talento c’è, quindi ci auguriamo che in futuro possa venir fuori un capolavoro: l’epic metal ne ha bisogno!

(René Urkus) Voto: 7/10