(Century Media Records) I Witherfall hanno il pregio di aver dato un senso compiuto al termine “melodic metal” anche nella seconda decade del secolo corrente. Ancora scossi dalla dipartita del batterista, ispiratore di molte delle idee qui trasportate in musica, i nostri si fanno forti e sfornano un disco dal sapore di colpaccio. Una veloce intro ci catapulta nella struggente “We Are Nothing”, canzone di rassegnazione e dolore, dagli assoli particolarmente riusciti. Sentendo il cantato, diventa chiaro il perché il cantante sia stato scelto come sostituto in chiave live di Dane. Gli statunitensi proseguono con tracce lente dall’incedere simile ad una barca che si lascia trasportare da una calma corrente. Ci sono alcuni momenti più aggressivi, come “Shadows”, ma i nostri danno il loro meglio con tracce distese e allungate, come la quasi conclusiva “Vintage”. Un disco che sa di quasi capolavoro, a conti fatti. Non tanto per il valore assoluto, quanto per la volontà di proporre qualcosa che si snoda completamente dal resto della produzione mondiale pur di fatto proponendo stilemi classicissimi. La sensazione, bellissima, è di trovarsi di fronte ad una band con decenni di esperienza e musica alle spalle. Un lavoro maturo, completo, una gemma che lacrima dolore e ricordi, da apprezzare con ascolti ripetuti fino a farsi contagiare da una atmosfera anni ’80…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9/10