(Season of Mist) Ogni etichetta europea di musica metal e di grossa taglia, propone il proprio roster alimentandolo con realtà spesso al di fuori di questa branchia musicale. Lo fa la Nuclear Blast, lo sta facendo la Napalm Records e le altre. La Season Of Mist che non è l’ultima arrivata, si lancia anch’essa in proposte musicali avulse dal metal. Lo dimostra questo lavoro omonimo dei The Sacrifice, ammantato di new wave, sintetizzatori, dark e rock in versione smussata. Una proposta comprensibile per il suolo francese che da qualche tempo rilancia novità dark-new wave, al contempo esportabile oltre i confini nazionali. Se il punk ha sempre avuto i suoi proseliti, le atmosfere della notte emanate dal dark e suoi derivati attecchiscono da sempre in maniera profonda. L’elttronica insita in questo lavoro, soprattutto in alcune sacche, come “Under the Moon”, “Ghosts” o “Violent Devolution”, presentano un taglio molto anni ’80, pur con i dovuti suoni affatto retro’. I sintetizzatori lavorano e molto con i The Sacrifice, la temperatura dei loro circuiti viene di fatto elevata, le ritmiche modulari e ripetitive, le voci con reverbero, le chitarre scheletriche e tutto il resto, presentano un trio coscienzioso dei propri mezzi, votato al genere e in fin dei conti mai del tutto scontato. La strumentale “Aurora” sigla qualcosa tra l’elettronica, l’ambient e la space music e si distingue anche il goth-wave di “Moving to the City”. “The Sacrifice” è dark come la notte, come una notte degli anni ’80.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10