(Ashen Dominion) Altamente malinconici in “Beyond the Bestial” i Khors, ormai una rispettata realtà della scena black europea che proprio in Ucraina trova un manipolo di band che hanno creato una linea di stile propria al genere, soprattutto in questo nuovo millennio. Proprio alcuni Khors provengono da passate appartenenze in band altrettanto storiche della scena black ucraina: gli Astofaes, nei quali militò il bassista Khorus oppure gli Hate Forest anche del batterista Khaoth. “Beyond the Bestyal” è una malinconica escursione in territori anche non prettamente black metal, con la band che vi resta in orbita proponendo una dimensione diversa dal solito. Un EP di circa trentacinque minuti e dunque una pubblicazione cospicua, che raccoglie tre nuovi pezzi, la title track, “Through the Realm of Unbound Stars” e “Frigit Obscurity of Soul”. Gli altri tre sono tutti estratti dall’album del 2008 “Mysticism” e ripresi per celebrare i dieci anni. I pezzi sono la bellissima “Winterfall”, “In the Cold Embrace of Mist” e “Red Mirrors”. “Beyond the Bestial” è l’attuale manifesto d’intenti dei Khors di oggi, dove il black metal sfuma con principi progressive, ma nel verso dei cambi di atmosfera e di umori dei pezzi. Un’ispirata proposizione e riproposizione del modo di fare black metal.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10