(Sliptrick Records) Continua l’evoluzione di questa formazione che suona il death metal in una maniera tecnica, con l’inserimento delle soluzioni fusion e volte a scomporre i pezzi in parti volubili mai del tutto slegate tra di loro. La band italiana è portatrice di un verbo progressive o techno death se si preferisce nei loro album e “CXVI Evolving Discharges” segna il grado raggiunto dalla band fino ad ora. Nulla da eccepire sulla tecnica, neppure un’esagerazione della stessa, con il songwriting che appare libero ma ancora capace di fornire atmosfere e dettate dalla mano dei musicisti. Per quanto ci sia un plasmare affatto semplice, gli Agony Face sono comunque portati a essere fruibili nei loro intrichi. Difficile descrivere un album del genere, non impossibile però sottolineare come gli Agony Face abbiano oggi creato un proprio sound volto a solleticare l’orecchio dell’ascoltatore, pur punzecchiandolo con pattern ritmici istrionici, divagazioni delle chitarre e basso, sommandovi tastiere a volte inquietanti ma il più delle volte elemento che tinteggia le atmosfere di cui sopra.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10