(Godz Ov War Productions) Quaranta minuti scarsi di musica, ci starebbero giusti giusti su due lati di vinile, come negli anni ’80. Ma siamo nel 2019 e per destare l’interesse di un pubblico comunque esigente bisogna essere scaltri e caparbi, saper rispettare il passato ma sapendosi distinguere per inventiva e personalità. Ecco allora i Warfist, un connubio quantomai ardito tra thrash anni ’80 e black, un matrimonio facile solo all’apparenza, per lo meno se si vuole far rimanere alta la lancetta dell’attenzione dell’ascoltatore. “The Chapel Of Death”, seconda traccia dell’album, oltre ad essere probabilmente l’episodio più riuscito dell’opera è anche il più rappresentativo: un riff irresistibilmente ruffiano impedisce alla testa di stare ferma, un ritornello che definire semplice è riduttivo si stampa subito in testa e non la abbandona finché non finisce il cd. Il suono è troppo pesante e oscuro per essere definito solo thrash ma di fatto non siamo precisamente nella bay area, musica troppo pesante… Un disco che non stanca, dalla semplicità disarmante e che forse proprio per questo facilmente sottovalutabile anche in termini di tecnica. Per tutte le ragioni suddette e considerando che non ci sono riempitivi, un ascolto è assolutamente d’obbligo.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10