(Andromeda Relix) Tre musicisti mettono su una band tre anni fa a Verona che diverrà ben presto un quartetto, perché un batterista serviva comunque! Andrea Zamboni, dalla splendida voce e anche al pianoforte, Riccardo Castelletti, chitarrista, Filippo Zamboni, basso, e Tino Fracca, il quarto arrivato, rappresentano così sono la sintesi completa di ciò che sono gli OverKind. Sono l’unione perfetta, al contempo la capacità di sapere scrivere canzoni. Ogni elemento è complementare all’altro e ognuno degli OverKind è una pietra angolare del suono, delle canzoni, dell’anima totale di questo album. La band spazia dal rock all’alternative metal, non disdegnando un’educazione classica: ascoltate “My Violent Side” e ditemi se i Queen non vi vengono in mente! Pur non volendo fare paragoni, con ì Timoria ad esempio, Mr.Big ed altri, la band si presenta come se stessa è. Cioè con la sei corde di Castellitti, abile nei percorsi solisti, i fraseggi, oltre che ad accompagnare. Con un basso che si espande e copre spazi o offre ‘il di più’ e una batteria pulita e regolare. Andrea Zamboni è l’elemento distintivo in certi casi, ma si farebbe del torto ai suoi colleghi se fosse la referenza o il termine di paragone del tutto. Le atmosfere di “Acheron” sono sia abilità, sia grande armonia d’intenti, di coesione musicale e creatività che si fonde tra i quattro veronesi. Le idee sono tante, la capacità di suonare arriva anche a misurarsi con qualcosa di appena prog, come nel caso di “The Fiend (Tales of Ordinary Madness)”. I testi si ispirano alla “Divina Commedia” del Dante, con un’attualizzazione del messaggio nei testi delle canzoni.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10