(Boersma Records/Soulfood) Allora, che cosa abbiamo qui? C’è del cantato in tedesco, quello si sente subito. C’è pure una vena black nel thrash che esce dal disco. E un appeal molto recitativo in quasi tutte le composizioni, una componente che dona del teatrale alle canzoni, più recitate che cantate. Certo il duro idioma scelto da al disco una spigolosità non indifferente, fattore tutto sommato coerente con il resto della composizione. Il metal proposto è piuttosto marziale e anche atipico, considerato che si parla comunque di black a tinte thrash, una sorta di strana aura che permea l’intero lavoro. Un po’ la cosa si può ricondurre al palese amore del combo per la filmografia horror, il che spiega anche i frequenti intermezzi recitati con flebile e maligna voce sparsi qua e là nel cd. Un disco che dona soddisfazioni, quasi una controparte tedesca dei nostri Death SS ma con molta meno personalità e forse è proprio in questo frangente che cade l’impalcatura, restituendoci un gruppo che in definitiva non riesce mai ad elevarsi al di sopra di un giudizio solamente bono ma non ottimo. Un ascolto è comunque strameritato.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10