(Autoproduzione) Gli anno Mundi sono la versione romana dei bolognesi Rain, vale a dire un manipolo di veterani della scena musicale, soprattutto live, molto ancorata nel proprio territorio di origine e conosciuta perciò Roma e dintorni. Fatta questa premessa, dico subito che l’album in questione è piuttosto vario: dopo un’intro ambientata in un saloon, abbiamo un classico pezzo hard rock diretto e roccioso che lascia presto spazio a “Megas Alexandros”, un brano inizialmente quasi doom che poi muta in un pezzo epico dal sapore storico. Un paio di intermezzi acustici fanno calare a quattro il numero di brani propriamente detti, nel complesso buone prove sia dei musicisti che del cantante. Il gruppo risulta coeso e compatto nel suono, dimostrando di essere appunto una band risultante come un qualcosa di diverso dalla somma dei singoli componenti. Un disco suonato quindi bene e prodotto in modo molto attento in modo da mettere in risalto in maniera ottimale i singoli strumenti. Un plauso per gente di questa caratura, incapace di arrendersi di fronte ad una situazione musicale come quella degli ultimi tre lustri, fatta solo di incertezze. In un ambiente del genere, gli Anno Mundi sono uno dei pochi punti fermi.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10