(Steamhammer / SPV) Prima di tutto una sincera riflessione: che scopo ha un nuovo album dal vivo da parte dei Magnum, visto che sono molto attivi con gli album registrati in studio? Dal principio del nuovo millennio ad oggi i Magnum sono autori di cinque album live. Affatto pochi. Registrato durante un concerto a Birmingham lo scorso anno, i musicisti si esprimono come d’abitudine a livelli alti. In un certo senso questo non è un live album che spreca la sua ragione d’essere, con le sue sedici canzoni, per quanto insufficienti coprire e presentare una nutrita discografia. Gli inglesi ci hanno abituato bene, anche dal vivo sono infatti capaci di stupire ed essere impeccabili quanto lo siano in studio. Ascoltare l’esecuzione dal vivo di “How Far Jerusalem”, “Vigilante”, “Don’t Wake The Lion (Too Old To Die Young)”, “The Spirit”, oltre ai pezzi dall’ultimo album in studio, cioè “Lost On The Road to Eternity” dello scorso anno, diventa un atto comunque seducente. A proposito, proprio la canzone con lo stesso nome del suddetto album, Bob Catley la canta insieme a Tobias Sammet (Avantasia). Se siete fan della band, questo concerto alla Symphony Hall non lo si dovrebbe perdere. Tuttavia se c’è da colmare qualche vuoto nel settore dello scaffale riservato alla band di Tony Clarkin, Al Barrow, Bob Catley e degli altri, darei priorità a quanto manca.

(Alberto Vitale) Voto: s.v.