copmindaffliction(Metal Scrap Records) Ormai è risaputo che l’Est Europa rappresenta la nuova frontiera geografica e sonora del metal estremo. Sulla scia di band affermatissime del calibro di Behemoth, Vader, Decapitated ed Hate troviamo i Mind Affliction a porsi come degni eredi del verbo polacco del black/death metal. Dopo un’introduzione quasi cyber industrial parte “Human Centipede”, una canzone che inizialmente appare quasi cacofonica tanto sono serrati il drumming ed i riff di chitarra e solo verso la metà del brano la struttura acquista un procedere più studiato e gradevole. La successiva “Mental” convince fin da subito: un incedere cadenzato e letale si sviluppa fin dai primi secondi per poi partire in blast beat, con una batteria simile ad una mitragliatrice senza limite di munizioni. Nel complesso le canzoni di questo disco armonizzano sapientemente elementi provenienti sia dal black metal, si ascoltino le parti in blast beat e la voce in screaming, sia elementi più conformi al death metal vecchia scuola, come ad esempio le sfuriate simil thrash metal, la voce in growl e gli stacchi lenti e pesanti con inserti quasi doom metal (si ascolti “Vishe I”). Sta di fatto che i Mind Affliction sono musicisti competenti ed accorti, che lavorano continuamente sul dinamismo delle canzoni e non temono di osare qualcosina in più: di notevole fattura infatti sono i fraseggi delle due chitarre, la cui melodia si mescola alchemicamente con il muro ritmico creato dalle pelli e dal basso. “Pathetic Humanity” è un disco per i cultori dell’extreme più esigenti, anche se non faticherà molto ad accaparrarsi anche le simpatie dei fans più oltranzisti e conservatori, un disco completo e letale che consiglio vivamente.

(Michele Alluigi) Voto: 8/10