copulcer(Pulverised Records) Cosa c’è da aspettarsi da una band che si chiama Ulcer, proveniente dalla Polonia e che pubblica sotto la bandiera della Pulverised Records? Che suoni death metal, ovviamente! Gli Ulcer sono al secondo album, il primo è di sei anni fa, e non vogliono assolutamente spostarsi dalla direzione stilistica in cui credono, ovvero quella svedese (in particolare degli Entombed dell’esordio). Dunque un tipo di death metal che dall’opener e title track lo lascia intendere dopo la prima manciata di note. L’incipit del brano vede una specie di melodia introduttiva dove partecipano tutti gli strumenti, come un’orchestra che si appresta a tirare fuori note non celestiali, ma dell’inferno o di qualche recesso nascosto tra rocce e la più fitta boscaglia nordica. Ormai di old style death metal alla svedese se ne sente ogni mese, tra le uscite discografiche metal, questo significa dover dire a chiare lettere se un album vale oppure no. La concorrenza è tanta e mettersi a lodare tutti, incondizionatamente e lasciandosi guidare dalle proprie preferenze personali è un qualcosa che non ha senso. La Pulverised solitamente promuove sempre delle buone uscite e “Grant Us Death” conferma il buon livello editoriale. E’ un sound, quello degli Ulcer, che concede anche alcuni attacchi in stile D-beat, e che rimarca la tradizione e illustra come la band abbia letteralmente ben scolpito le sonorità, pareggiando al meglio i livelli dei volumi e delle distorsioni, in modo tale da tenere sempre un ottimo impatto che lascia comprendere le continue e torbide melodie e trame sonore che infestano l’album. Stupiscono, per violenza ed efficacia, alcuni assoli, oltre a fraseggi e polifonie i quali erigono una rete di malvagità sonora ben strutturata. La cover è di Bartek Kurzok (Abigail, Demonic Slaughter, Goat Tyrant, e altri).

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10