(Iron Bonehead Productions) Che belle cose! Non è chiaro se si tratti di un EP o di un demo… anche se la qualità sonora potrebbe benissimo appartenere all’analogico mono-traccia. Ma è così che deve essere! Un mini vinile 12” con tre brani di putrefazione sonora illimitata, proveniente da qualche recondito angolo dimenticato degli Stati Uniti e della Nuova Zelanda. La band dovrebbe essere composta da quattro elementi, impegnati anche in un’altra miriade di progetti… nonostante non sia ben specificato cosa ciascuno di questi faccia nell’ambito dei Terror Oath. Ciò che è noto sono solo queste tre canzoni le quali sono l’espressione sonora dell’inferno più doloroso, sanguinario e pregno di torture assurdamente indicibili, perversamente inimmaginabili. La title track dimostra di quanta oscurità sia capace la espressione delle peggiori turbe psichiche: urla strazianti, growl putrefatto, drumming privo di respiro con chitarre straziate, strazianti, stuprate ma sempre e comunque eccitanti. Esplicita fin dal titolo “Drunk on the Blood of Eternal Triumph”, un brano dove emergono riff cadenzati e gustosamente maledetti, prima della discesa verso livelli più bassi degli inferi più ancestrali con l’abominio guerrafondaio di “Desolations Kommand”. Estremi di violenza e crudeltà senza confini. Ascoltare i Terror Oath è come abbracciare i meandri più oscuri delle peggiori dannazioni concepibili… e non. Terror Oath è inferno, è morte, è tortura. Qui manca la luce, non esiste la speranza e ci sono sufficienti eccessi di blasfemia da accrescere i livelli più atroci di dolore fisico protratto per l’eternità.

(Luca Zakk) Voto: 8/10