(Southern Lord) “I Vertigo” introduce all’album chiarendo da subito che le tenebre sono davvero qualcosa di poco raccomandabile. Il riff monta con quel tono macabro e ossessivo, il drumming scandisce i suoi colpi attraverso pattern maestosi che girano in loop. Un vortice di suoni e ritmo che si dilata, sintonizzandosi si una sorta di post black metal. “II The Sorrowful Void” prosegue i circa diciannove minuti totali di “Lux Tenevris”, presentando una struttura non dissimile dall’opener, con la sostanziale differenza di innescare blast beat per un black metal di una violenza senza pari. Le variazioni all’interno del pezzo in questione, permettono all’ascoltatore di entrare profondamente nella tempesta di suoni e intenti dei The Secret. Brano selvaggio, distruttivo. Il suo estremismo è seducente. “III Cupio Dissolvi” alterna qualche fase veloce a giri di chitarra ipnotici, arrugginiti e cigolanti in un cosmo sonoro doom/sludge. Tre pezzi tenebrosi e allucinati che sintetizzano al meglio quanto la band ha prodotto attraverso quattro full length e il cui ultimo “Agnus Dei” di ben sei anni fa.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10