(Off Yer Rocka Recordings) Negli anni ’80 i The Quireboys sono stati una concreta risposta all’hard rock di matrice sleaze statunitense, nonostante le prime e importanti pubblicazioni siano datate anni ’90. La band si è contraddistinta anche per il largo uso delle tastiere, strumento non sempre utilizzato dalle formazioni hard, street e slaze rock, almeno se non attraverso l’uso di sessionmen in studio e solo in qualche canzone. Molti album e anche uno scioglimento durato qualche anno, non hanno mai intaccato il sound degli inglesi, i quali per certi aspetti hanno sempre avuto un metro di paragone da parte della stampa specializzata che li misurava con Moody Blues, The Small Faces e Humble Pie e, soprattutto, Rod Stewart, evocato anche a causa della voce di Spike che si avvicina molto a quella di Stewart. Tuttavia per quanto certe influenze siano rintracciabili nel sound della band, la matrice americana è comunque una dominante importante nelle canzoni dei Quireboys anche in questo nuovo album. Forse molto più bluesy, soul e appena country in pochi frangenti, di quanto ci si potesse attendere da Guy Griffin e gli altri. Una direzione musicale questa affatto sorprendente visto il carico di musicisti che si sono alternati nella formazione lungo il corso degli anni, situazione che ha arricchito ma al contempo manipolato il sound e songwriting dei britannici. È il sesto album dal 2013 per i The Quireboys e la produzione resta ancora una volta qualitativamente importante. Agganciati a un rock dai principi classici, arricchito da interventi con fiati e cori femminili, “Amazing Disgrace” è vagamente lontano dai tempi dell’esordio “A Bit of What You Fancy”, del resto sono anche passati ventinove anni. Allora c’era la EMI e una scena musicale molto diversa, mentre oggi in fatto di musica i The Quireboys si prendono la propria rivincita sul tempo e su tutti. Gli arrangiamenti sono maggiormente smaltati, curati nel dettaglio e valorizzano questo slaze-sound non più giovane, meno frizzante ma sempre vivo.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10