(Jolly Roger Records) A distanza di ben nove anni dall’ultimo album di inediti “Rising to the Call”, ma a pochi mesi dall’EP/Raccolta “Non Finirà Mai”, la Strana Officina pubblica il nuovo “Law of the Jungle”: è bello vedere che la storica band italiana ci crede ancora, e anche se i toni sono spesso, oserei dire, crepuscolari, la capacità di scrivere ottima musica è rimasta immutata in tutti questi anni. Subito la title track, pesante, classica, vibrante, nel pieno stile della Strana, come se fosse ancora il 1983. Intensa “Endless Highway”, brano in crescendo con un ottimo refrain; “Snowbound” mescola aggressività e melodia, energia e toni più morbidi, per un insieme coeso e vincente. La saxoniana “The Devil and Mr. Johnson”, come si evince dalla intro, è dedicata al primo bluesman della storia, Robert Johnson, e al celebre patto con il diavolo che avrebbe stretto per ‘ricevere’ le sue canzoni. Ancora sentimento con “Love Kills”, una ballad che vagamente ricorda “Vittima”, dall’EP sopracitato, mentre la conclusione è affidata ai brani in italiano. “Difendi la Fede” non è altro che la versione italiana di “Metal Brigade”, dunque un classico inno da pugno alzato, priestiano nelle intenzioni e (di nuovo) saxoniano nella resa; “Guerra triste” ha invece quel piglio pieno di pathos caratteristico di molte cose della prima fase della band.  Il cd include anche la ritmata “Il Buio dentro”, brano basato su un riff solido e priestiano. “Law of the Jungle” non è un capolavoro assoluto, ma convincerà certamente i cultori della band, numerosi e fedelissimi non soltanto nel Belpaese. Sperando che questa non sia la sua ultima pagina.

(René Urkus) Voto: 7,5/10