(Massacre Records) Dalla Massacre, di solito specializzata in ben altre sonorità, arriva un disco che non ti aspetti: gli svizzeri Deep Sun confezionano un concept su intelligenza artificiale e tecnologie del futuro, e lo lanciano sul mercato con il titolo tedesco di “Das Erbe der Welt”, ovvero ‘L’eredità del mondo’. I nostri partono subito forte: “Relentless Resistance” è un symphonic/gothic metal dai toni vagamente futuristici, certamente esplosivo e boombastico, ma mai frastornante e fine a se stesso. “Heroes” è una buona occasione per permettere a Debora Lavagnolo di scaldare la propria voce, che spesso si diffonde negli stop’n’go degli strumenti, mentre “Worship the Warship” introduce qualche elemento marziale nella propria struttura. Martellante e ispirato il refrain di “Abandoned Cyberspace”, mentre la titletrack è una ballad operistica, dove il cantato in tedesco esalta gli acuti di Debora. “Vertigo” incorpora qualche vago elemernto prog mentre “My Darkness” è forse la canzone più incalzante, più epica e più Epica, se mi permettete il gioco di parole. La suite “The Raven”, che chiude la tracklist, dura oltre 15 minuti: dopo una prima fase aggressivamente progressive, e una strofa gotica dalle atmosfere burtoniane, il grosso del brano è una incalzante tirata dove è ancora il prog l’elemento dominante. Lo sforzo compositivo, produttivo e generale di questi svizzeri ha prodotto un disco spumeggiante e intenso: consigliato a chi crede ancora nel female fronted metal.

(René Urkus) Voto: 7,5/10