(Temple of Torturous) Lo riconosci, basta sentirlo. Neppure ascoltarlo. Basta davvero poco per capire quando dell’atmopsheric black metal è di produzione statunitense come nel caso di Echtra. One man band non più novizia, dopo quattro album e una storia che inizia nei primi degli anni 2000. Echtra, che è proprio il nome di chi muove tutto in questo progetto, noto anche per il discorso Fauna, altra realtà atmospheric black metal, dilata le fattezze del black fino ai territori doom e drone. Un conturbante, etereo, eterno, per durata, flusso sonoro che non è distante da Wolves In The Throne Room e altre situazioni del genere. Situazioni americane, nelle quali il balck metal è una lunga trama e in questo caso di oltre tre quarti d’ora disposti in due composizioni. Suoni e melodie, temi e nenie che si ripetono lungamente, fino a dilatarsi appunto. Fino a lasciare che altri suoni e altre melodie pian piano montino in volumi e densità per sopraffare quelle preesistenti. Un discorso che rapporta il tutto a della psichedelia nella quale chitarre distorte, voci, sia clean o scream, blast beat e tutto l’argomentato black metal trova una sua soluzione. Proprio il ripetere le strutture, lo stiracchiare le melodie rende anche il tutto fin troppo semplice. Del resto però in questo tipo di musica è davvero l’atmosfera e quanto essa riesca a suscitare a dominare su tutto. Evocativo, straniante “BardO” è davvero un mondo o comunque una dimensione. Lontana, strana e trascendentale. Questo lavoro in realtà nasce nel 2008, ed eseguito durante un’esibizione all’Orbis Nex con Echtra accompagnato da Heron. Quell’evento, del 19 luglio, viene inserito in un DVD che accompagna l’album.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10