copnaga(Autoproduzione) È un sound seminale quello dei Naga, c’è in esso qualcosa di rarefatto o di non ancora definitivo. Il tutto è arruolato da un genere sludge/doom. È un sound che l’ascolto ti lascia pensare a scenari industriali, edifici abbandonati… un mondo in rovina. È un demo, rintracciabile su Bandcamp, di sole due tracce che toccano i 23’ totali. “The Path” arriva sotto i 10’, è una marcia pesante ma in grado di andare ad un passo sostenuto. Chitarre rovinose, distorte con sapienza, estreme ma tali da far capire i loro percorsi melodici. “Vitriol” è un mantra. Lorenzo canta (e suona la chitarra) qualcosa come se fosse all’interno di un hangar ed Emanuele pompa il suo fangoso basso e armeggia con qualche effetto che porta una piacevole sfumatura di psichedelia. C’è anche qualcosa del noise, in versione crepuscolare, smontata. I ritmi, solenni, ossessionati, robusti, sono di Dario. I Naga si immergono nelle ombre, tra le rovine, plasmano il proprio sound attraverso un vibrare e ribollire di suoni che si dimostrano interessanti e ben ispirati. Sono all’inizio del loro percorso, ma i tre dimostrano di conoscere la rotta delle proprie intenzioni.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10