(Autoproduzione) Il folk metal ha tante strade, e quella che comporta l’unione con il death era, qualche anno fa, una delle più seguite: oggi il (sotto)filone è in scomparsa, ma fra i suoi adepti vanno certamente annoverati i Trollwar. Canadesi, al secondo full-length, hanno una immagine marinaresca ma non ingannatevi, siamo molto più vicini ai Wintersun che agli Alestorm. “Summoning” mostra subito il difetto del disco: parte folk e parte melodic death vanno praticamente ognuna per i fatti suoi, o meglio ancora la prima è un orpello un po’ inutile per la seconda, anche per la scelta di suoni troppo allegri per gli strumenti. “Into Shadows” ha un taglio sinfonico, mentre “In Defiance” passa da momenti solenni ad altri estremi (e a tratti confusi). Martellante “Omens of Victory”, mentre “Forgotten” ha certamente il giro più alla Finntroll. Gli unici scampoli di cantato clean li abbiamo nella solenne “Home of forbidden Lore”, brano che arriva quasi agli Ensiferum vecchia maniera; l’insieme raggiunge certamente la sufficienza, ma non incide come forse potrebbe.

(René Urkus) Voto: 6,5/10