(Transcending Obscurity Records) Album di debutto per Jeramie Kling e Taylor Nordberg, musicisti con entrambi esperienze nei Ribspreader, Wombbath e il primo anche con Venom Inc., mentre il secondo con i Soilwork in sede live. Il cantante e chitarrista Kling ha voce arsa e raspante, mentre con la chitarra sprigiona riff chiari che insieme alla somma ritmica di Nordberg, i due orientano il death metal verso lidi di carattere crust, pur puntellando certi passaggi occasionalmente con il thrash e dosi di groove metal. Un suono netto ma ruvido nelle distorsioni. Puliti gli accordi, lerci i suoni, sulfuree le atmosfere. Kling e Nordberg suonano in una maniera poco standard, perché “Neon Graves” fa sentire la sua dicitura death metal e nei succitati momenti di raccordo a carattere thrash e groove metal, il duo ricorda quel sound thrash metal di fine anni ’80 e inizi ’90, contaminato da iniziative crossover o simili. Il riffing è gonfio, potente come in “False Flag” devoto al crust e vicino al death svedese dei Grave e primi Entombed con “Silence Is Consent”. Torbidi e sulfurei con “Putrid Judgement”, grazie anche a un mid tempo inusuale ma ben piazzato, mentre “Plague of Hammers” è uno dei momenti migliori di questi scarsi trentacinque minuti dell’album. Diverse sfaccettature in “Neon Graves”, eppure il duo Goregӓng presenta qualcosa di omogeneo per un clima old style suonato in maniera pulita.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10