(Pride & Joy Music) Dopo due EP, è tempo per gli spagnoli Eternal Dream di dare un seguito al loro debut, “The Fall of Salanthine”, risalente al 2012: il risultato è questo ottimo “Daementia”. La titletrack è la giusta intro del disco: primo minuto etereo e fiabesco, quindi una sfuriata di gothic/power secondo i canoni di qualche anno fa, fra i primi Within Temptation e i più barocchi Visions of Atlantis. Il brano sfocia nella cristallina “Anxiety”, che guarda al symphonic power ancora precedente, quello di fine anni ’90, fra Sonata Arctica degli inizi e la positività dei Gamma Ray: sotto questo profilo, il giro di keys di “Euphoria” è così trionfale da essere quasi artefatto…. Anche se i suoni molto happy metal delle tastiere, nel corso del brano, hanno un che di simpaticamente ingenuo. “Delusion” permette alla singer Ana Moronta di esprimersi al meglio su tonalità altissime, mentre “Denial” si sposta su convincenti toni acustici. “Wrath” è sicuramente il brano più complesso della scaletta, che nel suo sviluppo passa dal prog all’extreme metal, mentre “Insanity” è il brano che più ricorda i Nightwish. Le melodie vocali più intense si trovano in “Reverie”, mentre la conclusiva “Awakening” raggiunge toni elegiaci e molto folk, per un finale d’effetto. In ambito gothic/power, quanto di meglio abbia ascoltato in questi ultimi mesi, lontano da artefatte pomposità di plastica e vocalizzi operistici fini a se stessi.

(René Urkus) Voto: 8/10