(Hammerheart Records) Come ho detto più volte nelle passate recensioni (qui quella di “Nattramn”) ho sempre avuto l’impressione che agli Ereb Altor manchi qualcosa. Certamente gli svedesi sono fra i più fedeli seguaci di Bathory, se non i più fedeli in assoluto, ma non hanno mai sfornato quel capolavoro che potrebbe riprendere il discorso interrotto con “Nordland II”… e a questo punto mi chiedo se lo faranno mai, dato che anche “Järtecken”, il loro settimo full-length di inediti, non va oltre il livello di ‘buon disco viking metal’. Si comincia con l’impronunciabile “Avgudadyrkans Väg”, che dopo due minuti di pura atmosfera viking esplode in una tirata aspra e cupa, in pieno stile Primordial. Melodica ma sempre intensa e piena di pathos “Queen of all Seas”, un viking pieno e denso di cori; violentemente bathoryana “Chained”, mentre la scheggia “Prepare for War” si dona completamente a una istintiva violenza black. Insistente “Hvergelmir”, scandita dal nome della mitologica sorgente; a conclusione del disco, “With Fire in my Heart…” (che sfuma poi nella chiusa strumentale “…and Blood on my Hand”) è puro Bathory epoca “Twilight of the Gods”, dalla linea vocale stentorea (a tratti pure sgraziata!) ai suoni, alla solennità generale dell’impianto. Gli Ereb Altor sono ottimi interpreti, ma non geniali innovatori.

(René Urkus) Voto: 7/10