(Nuclear Blast Records) Continua il percorso intrapreso con “Condolences” da Wednesday 13: un nuovo album esplosivo, elettrico, estremamente moderno, maledettamente tetro e con contenuti alimentati da orrore, morte e putrefazione. La dimensione di Wednesday 13 è tutta orientata verso serial killer, film horror anni ’80, oggettistica macabra, incubi notturni… e per rendere tutto più plateale con questo disco vengono introdotti un numero di guest mirati ed azzeccati i quali sicuramente apportano ulteriore energia all’ottimo lavoro. Prima di tutto la cultura horror del frontman si rivela dalla doppia copertina (una per il CD una per il vinile), con due artwork ‘in stile’ ma profondamente diversi l’un l’altro; poi non manca nemmeno un certo livello di ironia, specie con titoli quali “Bring Your Own Blood”, un brano ricco di elettronica che in stile b-movie inventa una festa adolescenziale con zombie e creature notturne varie. Intensa, ma anch’essa ironica, l’ottima “Decompose”, canzone concepita dal batterista Kyle Castronovo (figlio del famoso Deen). Bellissima la title track in apertura con introduzione parlata dal mitico Alice Cooper, ancora elettronica indovinata con un marcato stile gotico/nu metal su “Zodiac”. Melodica ed esplosiva “Monster”, brano che vanta la partecipazione corale di Cristina Scabbia (Lacuna Coil). Oscura e spettrale “The Hearse”, preceduta dall’intro “Be Warned Featuring”, con il parlato inquietante di Jeff Clayton (Antiseen e Murder Junkies del defunto GG Allin). Drammatica ed aggressiva “Tie Me A Noose”, vagamente punkeggiante “Life Will Kill Us All”. Interessante la cover dei W.A.S.P. “Animal (Fuck Like A Beast)”, non tanto per una esecuzione originale o particolare, ma piuttosto per il guest di spicco, ovvero Alexi Laiho (Children of Bodom). Un album molto ben costruito, catchy, indovinato, incisivo. Praticamente un “Panic” dei Death SS concepito vent’anni dopo, e con un tocco più commerciale capace di attirare un pubblico molto più vasto. La qualità della musica di Wednesday 13 è ormai ad altissimo livello: ogni brano risulta tuonante, poderoso e spesso molto coinvolgente. Si tratta di un horror dalle tinte pop, ma è un pop pesante, molto pesante, un’autentica mazzata!

(Luca Zakk) Voto: 8/10