(Sliptrick Records) A meno di due anni dal debut “The Great Wall”, gli us symphonic/gothic metallers Beyond Forgiveness tornano con un secondo album che, pur interessante, presenta ancora alcuni dei difetti del primo. La fiabesca “Echoes”, infatti, evidenzia da subito un discreto problema produttivo: la voce di Talia Hoit è veramente, veramente davanti a tutto il resto! “If I fall” ci permette però di goderci al meglio la suddetta voce in un contesto melodico e contemporaneamente molto carico e teatrale, mentre nella bella “Reverie” funziona bene il gioco delle due voci. Il fatto è che la sezione ritmica ‘estrema’ dissolve l’atmosfera di un brano come “Leaves of Lothlorien”, che con un arrangiamento più leggero avrebbe avuto ben altri esiti; nella band convivono due anime che non sempre si amalgamano al meglio. È comunque godibile il refrain di “When River Turns Red”, e la conclusiva “Forever Dream” ha qualche momento aulico; ma i Beyond Forgiveness trasmettono a tratti l’impressione di essere un po’ autoreferenziali. Non tutti gli esperimenti meritano necessariamente di essere lodati, solo per il fatto di essere tali…

(René Urkus) Voto: 6,5/10