(Ad Noctem Records) Gusto gotico, vecchi Paradise Lost, tracce di antichi Crematory… voci strazianti e voci angeliche, sulla scia dell’alchimia dei Lacuna Coil. Interessante il nuovo lavoro degli italiani I Am Lethe, tra l’altro freschi di firma con la booking agency italiana Cerberus Booking! Le nove tracce sono infinitamente malinconiche, oscure, prive di luce propria ma accecate da una divina forma di speranza, regalata dalla duo vocale e, specialmente, dalla sublime voce di Elis. Ma oltre ai ritmi doomy & gothic, proprio in stile primi Paradise Lost è proprio il sublime duetto tra le due voci che crea la magia dell’album! Il growl viscerale di Haternal e le celestiali corde vocali di Elis, sempre sensuali, provocanti e spesso con inclinazione pop… una specie di evoluzione più tetra e più death metal del duo che da sempre fronteggia proprio i Lacuna Coil. “August” si addentra subito nei meandri sonori della band, la quale attinge da molte influenze ma riesce a creare un qualcosa di personale, intenso e maledettamente coinvolgente. Da subito si notano i sublimi duetti tra le due voci, decisamente un punto di forza di questa band! Più riflessiva, ma anche remotamente epica “Phantasmagore”. Forti potenzialità radio con l’ottima “Cancer”, un brano dove si rallenta fino ad atmosfere laceranti, ma comunque coronate da un conquista divina rappresentata dalla voce femminile. Tra death e metal e gotico avantgarde con “Stonified”, lenta e penetrante la stupenda “White Moose”, uno dei brani migliori dell’album. Rinchiude una matrice rock la contorta e progressiva “Leaf”, mentre appare oscuramente incisiva “Redshift”, un brano ricco di ritmiche decadenti, melodie brillanti ed una direzione gotica impressionante, proprio come la conclusiva ed irresistibile “Haternal Walls”. Melodici, pesanti, oscuri, sognanti, un po’ dannati ed romanticamente disperati. Una alchimia musicale la quale se non svela nulla di rivoluzionario, ma riesce a regalare in maniera efficace momenti di assoluto piacere mistico, tanto da rendere questa prova assurdamente sconvolgente! Sembra quasi impossibile: un disco decisamente tagliente, meravigliosamente efficace!

(Luca Zakk) Voto: 8/10