(Autoproduzione) Ce lo aveva annunciato in una recente intervista, ed è stato di parola: Bruno Masulli ha fondato un nuovo progetto di classic heavy/doom che ha ancora un monicker in latino, e il fascino senza tempo di questo genere. Quattro brani nell’EP d’esordio, uno più datato, gli altri del 2018, tutti interessanti! La titletrack è un doom ‘dinamico’, dall’afflato epico e dal cantato molto Saint Vitus, che Bruno modula quasi recitando. “Unidentified” mescola il death/doom inglese da growling profondo, alla primissimi Paradise Lost, e parti più Candlemass, per un ibrido riuscito e funzionale. Interessante il lavoro chitarristico di “Disappearing into Oblivion”, mentre è ossessiva la traccia conclusiva, con il suo ritornello che incessantemente cerca “The Chalice of Salvation”. Una ulteriore dimostrazione della passione e delle capacità di questo prolifico e poliedrico artista metal, che da una posizione geografica non felice per queste sonorità (Bruno è di Napoli) si impegna per la propria arte.

(René Urkus) Voto: 7,5/10