(SPV/Steamhammer) I Rage sono ben rappresentati nel nostro database, almeno per le uscite dal 2012 in poi: ecco “21”, “The Soundchaser Archives”, l’EP “My Way”, “The Devil strikes again”… e se ci siamo persi il non memorabile “Season of the Black”, recuperiamo con questo “Wings of Rage”, nientemeno che il 24° disco in studio dei tedeschi. Onestamente mi ero affezionato alla formazione Wagner-Smolski-Terrana, e negli ultimi anni non ho seguito sempre con attenzione le fortune della band, che è comunque così inossidabile da garantire, sempre e comunque, uno standard elevato. La opener “True” la ricorderemo per una delle sezioni ritmiche più serrate e compatte che mi sia mai capitato di ascoltare; “Let them rest in Peace” gioca con un thrash cadenzato e profondo, mentre la titletrack punta più sulla melodia. I due brani più interessanti stanno nel mezzo della scaletta: “A nameless Grave” è costruita su un crescendo che coinvolge e raggiunge punte maestose, ma il capolavoro è la power ballad “Shine a Light”, con un ritornello over the top che avrebbe fatto sfracelli se inserito in un brano hard rock di fine anni ’80. Martellante “HTTS 2.0”, il cui acronimo si scioglie in ‘Higher Than The Sky’; si tratta, come è facile indovinare, di un remake ‘modernizzato’ del famoso brano di metà anni ’90, cavallo di battaglia dal vivo. Generalmente sono contro queste operazioni, ma la versione 2.0 è davvero ben riuscita… con i ritmi arcigni di “For those who wish to die” si chiude in gloria e cattiveria questo disco convincente. “Wings of Rage” è solido quanto ispirato, e può degnamente proseguire la leggenda di questa band prolifica, una delle pochissime rappresentanti del power/thrash europeo.

(René Urkus) Voto: 7,5/10