coplecherousnocturne(Unique Leader Records) I Lecherous Nocturne non sono gli ultimi arrivati nella scena death metal americana. La band del South Carolina è attiva dal finire degli anni ’90, ma il primo album è del 2006, mentre questo “Behold Almighty Doctrine” è il terzo. L’evoluzione allo status di band professionista è più o meno recente, inoltre dopo il secondo album “The Age of Miracles Has Passed”, del 2009, la formazione è cambiata. Chris Lollis (un ex Nile) è passato alla voce, dopo essere stato per diverso tempo chitarrista e Ethan Lane ha preso il suo posto. James O’Neil (Apotheosys Atrocious Abnormality) arriva al basso, mentre la batteria diventa il posto fisso di Alex Lancia (Annthennath). Una formazione dunque stravolta e che vede solo due membri su cinque di vecchia data. Dopo Lollis c’è l’altra chitarra di Kreishloff che in definitiva è il fondatore del gruppo. La rivoluzione totale della line up a volte è necessaria, ma può comportare dei rischi eppure sin dalle prime battute si capisce che i Lecherous Nocturne non hanno toppato. Un death metal di natura totalmente statunitense, assemblato con soluzioni alla Morbid Angel e tirate alla Suffocation. Un insieme letale, per ottenere un sound che non è solo violenza fine a se stessa, ma sembra educato da un ragionevole spirito compositivo che determina alcune soluzioni progressive nel suo contesto. Dunque “Behold Almighty Doctrine” ha ciò che si può chiedere ad un lavoro death metal registrato da una band che per storia deve essere per forza di cose matura. Ha forza e potenza, spunti dall’architettura sonora profonda e melodie marce e inquietanti. Una serie di canovacci sonori e di stile rispettati, per quella che è una tempesta sonora che assalta ogni cosa. Merito ai singoli, i quali nel tessuto sonoro riescono a sputarla individualmente pur rimanendo coesi ed efficaci.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10