(Scarlet Records) Con il loro terzo disco in otto anni, dopo “Mysticeti Victoria” e “The modern Age”, i DarkTribe sembrano svelare una componente cristiana nella loro musica: copertina, titolo (il famoso ‘Ecce Homo’ pronunciato da Pilato nell’esporre Cristo alla folla) e alcuni testi non sembrano lasciare molti dubbi… il sound, in ogni caso, è rimasto il medesimo, come possiamo vedere da una analisi della scaletta. Bello il giro della opener “Prism of Memory”, come per le precedenti uscite i francesi offrono un power molto melodico, dalle linee vocali ‘leggere’, influenzato dal prog almeno nei suoni delle chitarre. L’ottimo gusto dei transalpini per i ritornelli melodici ed efficaci è confermato da “A silent Curse”, mentre un bel po’ di prog irrompe in “Under the Tree of Life”, generando un paio di begli assoli. Notevoli anche i due brani posti in chiusura: “The Hunger Theory” sfodera una certa solennità, accesa dai passaggi acustici, mentre “Symbolic Story” si esalta su alcuni passaggi più veloci e dai caratteri estremi. Un disco power di classe, forse non roboante nei suoni e nella produzione, ma convincente nel complesso.

(René Urkus) Voto: 7,5/10