(Century Media Records) Bonded, ovvero Markus Freiwald e Bernd “Bernemann” Kost, cioè grandi ex dei Sodom. I due fanno parte di quella lunga lista di uomini che Tom Angelripper ha fatto fuori dalla band negli anni – due anni fa per la precisione –, ma come possiamo dimenticare quanto abbia fatto ruggire la chitarra, Bernemann, in “Code Red”, per citare almeno un lavoro dei Sodom nel quale abbia suonato? E Freiwald? Lui ha militato nei Sodom per circa un lustro, alla batteria, ma è stato anche un tournista per Kreator, Rotting Christ e altri. I due sono in ottima compagnia, infatti alla voce c’è il grintoso Ingo Bajoncza, una voce di granito. Lui è della thrash metal band teutonica Assassin – dei quali si attende, mentre si scrive, l’uscita del nuovo album il 7 febbraio – e poi Marc Hauschild al basso e l’altra chitarra è Chris Tsitsis (Exarsis ed ex Suicidal Angels). Tsitsis e Bernemann offrono una filatura di riff che si estendono perennemente, senza mai sbiadire, senza lacerarsi. Riff ben definiti, ritmati, perfettamente tedeschi nello stile, ma thrash metal nella sua nobile sostanza. Il lavoro ritmico è un contorno, un insieme che si sposa al tutto, riuscendo a rendere i pezzi scorrevoli, nonostante proprio il comparto chitarre lo renda il tutto già scorrevole di suo. Nel 2020 c’è ancora in giro gente dalla pelle dura, musicisti scafati che riescono a suonare del thrash metal senza scadere nel revival o apparire comunque datati. Non si inventano nulla i Bonded, ma loro il generre lo suonano con maestria. Oltretutto nella title track compaiono alla voce anche Bobby “Blitz” Ellsworth degli Overkill e l’ex Kreator Christian “Speesy” Giesler. Il brano risulta a dir poco ottimo, forse anche il meno Bonded degli altri, ma pezzi come la title track, la dinamica e in mid-tempo “No Cure for Life” o “The Outer Rim” sono francamente il riequilibrio del tutto, dopo avere dato spazio agli ospiti.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10