Con l’uscita dell’ottimo “Against” è tempo di una nuova chiacchierata con i Secret Rule: Andy Menario e Angela Di Vincenzio parlano con noi, oltre che del nuovo disco e della filosofia della band, anche dell’attuale emergenza internazionale, che ha tutto il potere (purtroppo) di danneggiare anche la nostra musica preferita… buona lettura!

Salve ragazzi, come state? È già passato qualche giorno dall’uscita di “Against” e credo possiate fare un primo bilancio della ricezione del disco…

Andy: Ciao Renato, qui tutto bene grazie (speriamo ancora per molto, visto il periodaccio con il problema Coronavirus). Si, è passato qualche giorno dall’uscita del nuovo album e devo dire che i primi riscontri sono più che ottimi. Ci sono arrivati molti feedback positivi, ma questo già dai primi due singoli lanciati con i video. Speriamo continui cosi.

Nella mia recensione ho suggerito l’idea che il vostro sound si sia ancora evoluto rispetto a “The 7 Endless”… siete d’accordo? Dove vi sta portando la vostra ricerca musicale?

“Purgatory” e “Spira mirabilis” sono i brani che mi hanno coinvolto maggiormente, quindi vi chiederei qualche informazione in più al riguardo…

Andy: Mi fa piacere ti sia piaciuto “Purgatory”. È un brano che abbiamo voluto fortissimamente come primo singolo, in quanto doveva segnare una svolta.  Ci conosciamo ormai da diversi anni, quindi mi sento anche in confidenza, e poi non ci sente nessuno, giusto? :D  …ecco, come sai, a me le etichette non sono mai piaciute, le trovo limitative. Oggettivamente oggi se fai musica con due chitarre distorte, tre violini, un coro e una voce femminile, sei catalogato immediatamente come “symphonic metal band”… beh, credo che sia veramente una tristezza. Ridurre una composizione musicale ad una etichettatura, solo perché rientra in un calderone di stereotipi è veramente deprimente. Non ci sono dubbi che ci siano degli spunti sinfonici nei nostri album, ma c’è anche un cantato completamente diverso, per nulla sinfonico se non in 5/6 brani in tutta la nostra intera discografia, c’è un riffing totalmente diverso, solo per citare qualche aspetto che non può accostare la nostra musica esclusivamente a quel genere… Scusa, se mi sono dilungato, comunque “Purgatory” è una canzone con una struttura completamente diversa, ossessiva, volutamente ossessiva, con un ritornello ridondante, volutamente ridondante qualcosa di molto lontano dai nostri precedenti brani. Quindi perfetto per far capire che “Against” è qualcosa di diverso.

“Spira mirabilis” è un brano che ci piace moltissimo. Ha un gran tiro e poi penso racchiuda perfettamente tutte le qualità della voce di Angela.

Se nella cover del vostro precedente disco dominava il blu, stavolta vedo tutto rosso… cosa rappresenta il disegno di copertina e perché questa scelta cromatica?

Andy: Mi fa piacere che tu lo abbia notato. Beh… “Against” è contro, contro tutto… la copertina non poteva non essere rossa. Il rosso è il colore del fuoco, del sangue, è un colore dominante… il rosso è vita…e qui se ci vogliamo “risvegliare” serve solo una “botta di vita”. Ecco “Against” è il nostro grido, la nostra sveglia per tutti quelli che vogliono aprire gli occhi come noi.

Non ho ancora potuto vedere bene i testi, che presumo essere stati scritti da Angela… abbiamo anche stavolta un tema portante? I Secret Rule sono ‘Against’ chi??! 

Andy: Ecco, qui lascio la parola ad Angela.

Angela: Ciao Renato, intervengo solo ora perché Andy stava andando benissimo :D

Tornado ai testi, siamo contro chi detiene il potere, contro chi ci manovra attraverso i media ed i social media, contro chi sta trasformando questa società in qualcosa che non ci piace. Ma siamo anche contro chi è sempre pronto giudicarci senza conoscere la nostra vita. Contro tutto quello che stiamo vivendo su un pianeta che stiamo distruggendo con le nostre mani. Analizzo la specie umana, gli errori che si iterano nelle diverse epoche, in modo diverso ma sempre con gli stessi ipocriti scopi. Vorremmo che la gente si svegliasse e aprisse gli occhi. Non posso credere che c’è ancora gente che guarda il Grande Fratello!

Anche in questo caso, ci sono due video [li trovate al termine dell’intervista, ndr] ad accompagnare l’uscita del disco… come è stata l’esperienza stavolta? Ah, complimenti come sempre!

Andy: In verità girare un video è sempre molto stressante, in quanto la preparazione prima è sempre molto laboriosa. Non è facile riuscire ad associare immagini alla musica, si rischia sempre di uscire fuori tema o di rimanere nello scontato. Devo dire che siamo molto contenti dei due video realizzati finora, sia “Purgatory” che “Shades of Humanity” sono stati girati da Kino Rama Studio, e sia Greta che Ray, sono stati davvero bravi. Siamo molto soddisfatti.

Angela: Personalmente sono stata molto contenta della passione e attenzione che ha posto Greta sulla mia immagine, soprattutto in “Purgatory”. L’idea del trucco rosso (da lei realizzato) e del vestito che utilizzo nelle scene da sola, sono opera sua e adoro il risultato che ne è venuto fuori. Le scene sono uscite come avrei voluto.

Cinque dischi in circa sei anni di attività sono un curriculum di tutto rispetto! C’è un motivo particolare per questa positiva prolificità?

Andy: Ti ringrazio particolarmente per questa domanda. Sai, su diverse recensioni abbiamo letto che fare cinque dischi in sei anni vuol dire fare le cose di corsa. Vorrei solo far notare a chi pensa questo che, sfortunatamente, noi non facciamo i musicisti per professione, nel senso che non campiamo con la musica, ognuno di noi ha un lavoro, una famiglia. Se consideri che mediamente in un anno facciamo 30/40 concerti, gli altri 10 mesi e mezzo, li abbiamo a disposizione per creare nuova musica. Non credo sia un tempo cosi stretto per fare un album. Quindi trovo queste osservazioni moto superficiali nel nostro caso. Poi tralasciamo il fatto che nel momento in cui decidiamo di mettere su del materiale nuovo, nel giro di un paio di mesi generalmente riusciamo a buttare giù anche 15/16 pezzi, dai quali poi scegliamo i brani che andranno sull’album. Il “problema” è che ci divertiamo un mondo a scrivere nuovo materiale, e tu sai meglio di me, che quando si fanno le cose con passione, tutto viene facile e leggero.

Angela: Personalmente ogni volta che mi viene in mente una linea vocale la registro sul mio cellulare, in qualsiasi momento. Ed è una cosa che faccio continuamente, quindi quando è il momento di partire con una nuova produzione in realtà abbiamo già tanto materiale sulla quale lavorare.

Domanda ‘pericolosa’: che sarà adesso del vostro tour europeo? Il coronavirus vi permetterà di esibirvi o sarete anche voi vittime (musicalmente e commercialmente parlando…) di questa maledetta epidemia?

Andy: hai centrato perfettamente il punto. Ad oggi [09.03.20, ndr], il tour è ancora confermato. Non ci sono blocchi aerei per noi della zona del centro Italia, e abbiamo notizie dalla nostra agenzia e quella dei Semblant che i promoter locali garantiscono ancora gli shows. Certo, le cose cambiano repentinamente, quindi staremo a vedere. Al momento non possiamo far altro che aspettare ed augurarci, insieme a tutti gli Italiani (ma più propriamente) a tutte le persone del mondo, che questo virus venga arginato.

Domanda personale per Andy: ti prego, dimmi che i Martiria conservano ancora qualche barlume di vita!!!

Andy: Renato, non ti nascondo che ogni tanto ci scriviamo sia con Marco che con Rick. Ma al momento non ci sono condizioni per lavorare a nuovo materiale. Come sai abbiamo fatto un bel percorso, abbiamo detto tanto in quell’ambito, non so se ci sarà modo di dire altro.

Lascio naturalmente a voi la chiusura dell’intervista… grazie per il vostro tempo e a presto!

Andy: Renato grazie a te e a Metalhead per lo spazio che ci dedicate, è sempre un piacere scambiare due parole con te. Colgo l’occasione per invitare tutti coloro che ancora non hanno ascoltato nulla dei Secret Rule, di buttare un orecchio al nuovo album “Against”, credo ci sia parecchio materiale che possa incuriosire ascoltatori provenienti da vari generi…e lasciami dire, ora più che mai “Against” the coronavirus!!!

Angy: Grazie Renato per lo spazio, speriamo che questa situazione nel mondo vada migliorando perché la voglia di portare live le nuove canzoni e tornare on the road è tanta!

(Renato de Filippis)