(Black Tears) Uno dei pilastri del metal concepito nel nostro paese, nonché tra le migliori band metal al mondo, si presentano con un EP che asfalterà qualsiasi ascoltatore. “Neraka” raccoglie cinque canzoni delle quali tre totalmente nuove, cioè “Inferno”, “Petrify” e “Succubus Rises”. Le altre due sono la versione dal vivo di “Frame of Malignance” e addirittura una cover dei Dead Kennedys, un classico di tutti i tempi, “California Über Alles”. “Inferno” è adorabile per il suo incipit, con un drumming semi-tribale e il basso di GL che accompagna, mentre voci all’incontrario si scatenano. Poi è il riff e l’andatura epica e marziale che lascia precipitare l’ascoltatore nel turbine turpe e cattivo, sinistro e inquietante che la band di Rapallo sa costruire. “Inferno” è tra le cose più belle degli ultimi anni dei Necrodeath. “Petrify” è maledettamente veloce a tratti e consacra il thrash imbastardito dal black metal, con una sezione centrale che offre spunti speciali. “Succubus Rises” è estremismo con atmosfere sature di odio, anche in questo caso come per la precedente “Petrify” propone una sezione centrale che rallenta e presenta giochi di stile di grande fattura. “Flame of Malignance”, dal prestigioso album “Mater of All Evil” del 1999, è un’esecuzione fulminante dal vivo e si sente che è tale. La chicca finale, la cover dei Dead Kennedys “California Über Alles”… beh, nelle mani di Flegias e soci diventa qualcosa di inquietante, blasfema. Proprio lui, Flegias, offre un prova infernale, maledetta, ringhiante a dir poco, mentre le rifiniture ritmiche di Peso sono estro puro. Jello Biafra potrà compiacersi di questa ripresa dei nostri, indimenticabili e spietati Necrodeath!

(Alberto Vitale) Voto: 8/10