copsimb(Ozium Records) Il doom-stoner degli olandesi S.I.M.B. è snello e tanto multiforme, nel senso che pesca nell’ambito doom educato dalla sacrosanta lezione dei Black Sabbath, dagli schemi più tipici dello stoner, cioè la derivazione southern e hard rock anni ’70, e appunto dal rock più robusto di quegli anni appena indicati. Un insieme di cose su una superficie sonora comunque smaltata ed omogenea. Ci sono melodie cariche di incitamento rock, di quella sottile solitudine in libertà che lo stoner ha sempre tenuto dentro e il tutto sorretto da chitarre che sanno mostrare risvolti solidi, potenti, oppure trattati da contaminazioni psycho-rock o da desert sound e groove vibrante e sostenuto. Francamente non sono inventori di nulla i S.I.M.B., ma le loro canzoni sono accattivanti e l’ascoltatore medio da un album del genere saprà immediatamente cosa potersi aspettare. Registrato all’Excess studio di Rotterdam, con la supervisione generale di Joey Z (Life Of Agony, Carnivore), e del tecnico Hans Peters, fino al missaggio avvenuto al Method Of Groove  di New York, “Monday Superblues” ha poi subito il processo di masterizzazione da Don Zientara (Fugazi, Bad Brains) all’Inner Ear Studio, sempre in America. Un lungo processo dunque, ma ne è veramente valsa la pena. Figurano anche come ospiti Matt Lynch (Snail), Busty (Bastardolomey), Jonathan van der Haak (I-Reject) e altri. La produzione non nasconde alcuno strumento e tutte le sfumature musicali sono ottimamente valorizzate. Tutto perfetto, per un debut album che sembra avere tutto al posto giusto.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10