(autoproduzione) Coloro che vedono qualcosa di importante o anche di semplice interesse nell’opera dello scrittore Howard Phillips Lovecraft, potranno trovare piacere in questo lavoro. Come non potrebbe essere, visto il nome del duo vicentino e il relativo titolo degli oltre ventiquattro minuti che sviluppano atmosfere essenzialmente doom metal e provenienti appunto dalle opere del Solitario di Providence. “Lurker at the Threshold”, “Nyarlatothep, the Crawling Chaos” e “Starspawn of Cthulhu” sono il trittico iniziale di “Yog-Sothothery” e corrisponde almeno alla metà della durata dell’EP. Sono questi gli elementi più freschi che lo compongono. Lo sono per vivacità, maestosità, riff solenni, scenari vagamente Mercyful Fate o Candlemass ma in una visione meno oscura e forse più torbida. “The Exhumer” è la tipica cadenza e decadenza dark: brano lentissimo, funereo, depressive. “Innsmouth Order” è probabilmente la composizione tra le cinque totali ad essere ammantata di un’aura di sinistro mistero, oltre a calzare perfettamente a l’alone di mistero che circonda il turpe Ordine presente nel racconto di “L’Ombra su Innsmouth”. A onor del vero, con o senza Lovecraft e la sua narrativa e mitologia, Roberto Biasin, chitarra, basso e voce e già nelle file di Last Century, e Domenico Groppo, anche lui chitarra e voce, suonano il doom metal con sfumature, cambi di scenari, di maledizioni e di atmosfere. Starspawn Of Cthulhu sono un rituale nel quale il metal ruggisce e le inquietudini prendono forma. Anche Lovecraft approverebbe.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10