(Karisma Records) Seconda reissue rimasterizzata, con pubblicazione sia su CD (finora introvabile) che vinile gatefold, la quale ripercorre la storia dei norvegesi Seigmen (qui l’EP di debutto). All’epoca, ovvero nel 1993, il disco fu pensato come autoproduzione, ma la Sony Music Norway ne rimase affascinata (per il brano “Mesusah” emerso da una compilation) tanto che lo pubblicò tramite una sotto etichetta (la 1:70). Riff pesanti, tra il doom ed il grunge (erano gli anni novanta, dopotutto!): ma ci sono risvolti oscuri, aperture progressive, tendenze e direzioni che vanno molto oltre qualsivoglia appartenenza ad una specifica corrente artistica. Tenebre, energia e progressione con “Simone”, più impattante ed inquietante “Monsun”. Tornano certe ossessioni ipnotiche già emerse con l’EP precedente sull’ottima “Negativ”. Il grunge e la sua decadenza infestano “Plutonium”, la quale comunque divaga su sentieri dal gusto atmosferico. La title track abbandona le sonorità taglienti e affida tutto ad una sublime ed uggiosa chitarra classica, quasi una lunga introduzione ad uno dei classici della band, “Korsfarer”, un brano che spazia tra speed metal tecnico e metal alternativo, il tutto sferzato da tempi irregolari ed uno sfogo sentimentale pregno di rabbia. Oscurità cosmica con la breve “Ikon”, prima della poderosa conclusiva “Mesusah”, un brano che stimola con melodie provocanti, suggestive, incantevoli… prima di avviarsi su un percorso più tortuoso, il quale si inerpica tra riff vibranti e ritmiche pulsanti. Nel 1993 un debutto su full length rivoluzionario, che giustifica la massiccia fama in patria. Un disco intenso che oggi, finalmente, è accessibile nuovamente a tutti!

(Luca Zakk) Voto: 9/10