(Massacre Records) Sono pochissime le band che possono dire di suonare davvero power/thrash: non un power con accelerazioni serrate, o un thrash con qualche passaggio più melodico e pompato… proprio power/thrash. Certamente i Rage, almeno in alcuni momenti della loro carriera; e certamente gli Iced Earth. Ma poi? Attenzione, non citatemi band us metal molto ruvide come i Vicious Rumors o i Metal Church; posso ammettere nella lista i Mystic Prophecy, ma se qualcuno dice power/thrash io penso subito (se non solo!) ai Macbeth. I tedeschi, orgogliosamente una delle prime metal band della DDR, sono al loro quinto album, che si presenta assolutamente come lo attendevo: una colata incessante, furiosa, frenetica di… power/thrash metal! Una breve intro acustica, poi parte la tempesta con la rabbiosa “Friedenstaube” (‘Colomba della Pace’): e il disco non si fermerà più! “In seinem Namen” (‘Nel Suo nome’) è un roccioso mid-tempo sugli orrori della religione; cupa, opprimente “Daskalogiannis”. Ancora più inquietante “Hexenhammer” (‘Il Martello delle Streghe’), ritmata, a tratti ipnotica, che inclina a toni doom e si chiude su 30’’ delle urla strazianti di una strega che brucia; si chiude con la lunga “Demmin” (si tratta di una città in cui si svolse un suicidio di massa da parte di tedeschi all’arrivo dell’Armata Rossa), dotata di assoli furibondi. I testi in tedesco, sempre aspri e disperati, contribuiscono alla nera riuscita dell’insieme. Il power più oscuro che mi sia capitato di ascoltare!

(René Urkus) Voto: 8/10