(Non Stop Music) Favoloso il debutto degli svizzeri Dead Venus! Rock progressivo, fuori schema, curato, tecnico, melodico, suggestivo, travolgente ed esaltato dalla performance vocale della front-woman Seraina Telli… ovvero l’ex vocalist delle Burning Witches! È indubbio che Seraina sia in grado di esprimersi con molta più libertà nei Dead Venus, band della quale è membro fondatore, in quanto questo progetto non ha confini stilistici predefiniti e riesce a viaggiare libero, con estrosità e con sorprendente originalità, considerando anche che questo disco evita quasi completamente le chitarre elettriche… ci sono solo le acustiche ed il piano (entrambi suonati da Seraina), oltre che basso e batteria! Dopo il delizioso piano nell’intro “Latitudinarian”, parte aggressiva e possente la title track, un brano con linee vocali contorte, divagazioni jazz, linee di basso immense per una resa teatrale superlativa. Delicata e provocante “Kiss the Muse”, brano che poi si intensifica diventando più aggressivo ma anche più tecnico. Sensuale “The Dark Sea”, canzone ricca di varianti di gusto jazz, con linee vocali irresistibili. Maliosa “Human Nature”, con quella chitarra classica e quel finale dal sapore virtuoso. Sentore settantiano su “The Beauty”, anche se poi il brano diventa subito teatrale, fiabesco, uscendo da ogni confine o barriera musicale. Su “Redempionless” Seraina diventa puro erotismo, il suo singing diventa ancor più passionale oltre che spingersi verso pesanti livelli di cattiveria. “Dear God” è intima, introspettiva, circondata da un pianoforte immenso. Grintosa ed heavy “The Sirens Call”. Sorprendente “Alone”, con un costante crescendo il quale parte da melodie delicate fino a spingersi palesemente in territori prog metal. Album irresistibile questo “Bird of Paradise”. È magia, “ Bird of Paradise”. È fantasia. È energia. Non c’è un solo brano che offra una qualità, una creatività o una tecnica inferiore all’altro. “Bird of Paradise” è da assaporare con passione e dedizione. È musica pura, musica per la mente. Musica per l’anima.

(Luca Zakk) Voto: 10/10