(Nuclear Blast Records) Meno di trenta minuti sono sufficienti ai Vader per fare i Vader. Meno di trenta minuti per ribadire quanto sappiano suonare il death-thrash metal in quantità letali. I Vader sono i Vader, ancora oggi e per quanto trentasette anni fa gli attori erano diversi, eccetto Peter, la genetica è rimasta immutata. Quanto abbiate sentito negli album della band polacca, è rintracciabile in questi undici pezzi che formano “Solitude in Madness”. È bello risentire certe bordate vicine agli Slayer, come “And Satan Wept”, oppure essere investiti dalla tipica e truce furia della band infusa in pezzi velocissimi come “Shock and Awe”. “Solitude in Madness” è estremo, veloce, ma è al contempo preciso, ordinato. Ogni cosa suona nel modo giusto, tutto è disposto nella maniera migliore che è quella per la quale si riconosce il mood, il timbro, il modo di essere dei Vader. Nessuna proverbiale novità, rivoluzione copernicana del suonare, “Solitude in Madness” è l’ennesima espressione di forza e stile della band. La stessa che se vi ha trascinati in vortici di adrenalina, ripeterà ancora una volta per voi questa trasposizione. La scuola polacca ha da sempre espresso una forza immane nelle band death metal, ma una forza veicolata in un ordine e una pulizia dalla quale la radice thrash metal è da sempre la base per molti. I Vader ne sono i massimi esponenti, da sempre.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10