(Dissonance Productions) Si può parlare di “Early Years” per una band che ha una storia di meno di dieci anni? Come che sia gli inglesi Toledo Steel, reduci dal buon “No Quarter”, ristampano in un unico CD i primi due EP e li propongono per la grande diffusione. I primi tre brani vengono dall’EP autotitolato del 2013: produzione scarna, ma “Alcatraz” è uno speed arrembante, animato dagli improvvisi acuti di Rich Rutter, e “Black Widow” ha una istintività caciarona che è quasi alla Motorhead (anche se il sound è più scarno). Il secondo EP, “Zero Hour”, del 2015, si apre in sprint con “Fallen Empire”, che dimostra una evidente maturazione nel songwriting; heavy metal rock sullo stile degli High Spirits o dei Blaze per la sbarazzina “City Lights”, galoppante “Speed Killer”. I nostri non si negano neanche a brani più epici e sfaccettati come “Children of the Sun”. Sì, direi che anche gli inizi di questa band erano decisamente buoni!

(René Urkus) Voto: 7,5/10