(Nuclear Blast Records) I berlinesi riescono a tinteggiare in maniera perfetta le atmosfere del loro doom, sfumandolo con gli ovvi colori dell’hard rock e di quelli più appariscenti dei Black Sabbath. Il risultato è che in questo album ogni canzone diventa un’atmosfera affascinante, anche se i toni possono essere lugubri o gotici. Scattata una bella foto ai piedi del castello del fu Vlad Tepes, figura storica all’origine del mito di Dracula, e posta come copertina, “For Dead Travel Fast” – anche il titolo ha a che fare con Dracula, ma con quello dell’omonimo romanzo di Bram Stoker – tutto è stato messo visualmente in ordine per questo universo dai suoni caldi e le aspirazioni settantiane. Come “Dancing With the Dead” oppure “Saturnales”. I titoli sono di per sé le spie di un alone fatto di oscurità e brividi, di malinconia e tormento, anche quando il tessuto sonoro diventa lisergico, come in “Demons in My Mind”. Nei modi e nelle intenzioni i tedeschi vanno ancor più indietro che d’abitudine con il loro rock, risultando più distanti nel tempo in fatto di stile eppure restituendo una maturità e al contempo una decadenza sorprendenti.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10